sabato 27 dicembre 2008

[Contributi] Antichi Sistemi di Numerazione

Il mio amico Paolo ci regala stavolta un bel lavoro sugli

Antichi sistemi di numerazione.
Cominciò così
Sembra che l'uomo abbia iniziato ad utilizzare un primo sistema di numerazione oltre 30.000 anni fa nell'era del Paleolitico Superiore. L'uomo di Cro-Magnon, che fece la sua comparsa in quell'epoca, ha lasciato significative testimonianze pervenute sino a noi in forma di ossa e legnetti incisi con tacche regolari, cui venivano certamente fatti corrispondere gli oggetti da contare.

Non si può comunque escludere che anche nel tardo Pliocene, oltre 500.000 anni fa, i primi Homo Sapiens adottassero già una qualche forma di numerazione, anche solo per il fatto che disponevano di mani e piedi dotati di cinque dita ciascuno e quindi adatti a rappresentare quantità numeriche.

L'uso dell'indigitazione, ovvero del contare con le dita della mano, ed avendo la mano cinque dita, portò a fissare la cinquina come unità di base e ad introdurre il sistema di numerazione quinario, che, sembra, sia il più antico sistema di misurazione.

Successivamente, combinando insieme le due mani o i due piedi, venne sviluppato il sistema decimale in uso, tuttora, in gran parte del mondo.

Nel corso della Storia, in relazione alle epoche, alle situazioni geografiche, economiche e, in sostanza, alle culture, i sistemi di numerazione assunsero le forme più diverse rispetto a quella enunciata dianzi.

La numerazione quaternaria, secondo Aristotele utilizzata dalle popolazioni dell'antica Tracia, è un'elaborazione della quinaria; sembra infatti che abbia avuto origine dall'usanza di contare con il pollice le restanti dita della mano. Ne restano tracce in alcune misure, derivate di quarto, usate prima dell'introduzione del sistema metrico decimale: la quarta, il quartarolo, il quarticino.

Nel Medio Evo veniva usata per definire alcune monete: la quartarola, il quarto, il quartiglio, il quattrino. Da quest'ultimo derivano motti moderni per definire ricchezza: è pieno di quattrini, o povertà: è uno squattrinato.

Contando col pollice le falangi della altre dita si poteva triplicare la numerazione di base, si addivenne quindi al sistema duodecimale: la dozzina, la grossa (12 dozzine), l'oncia (1/12° di unità), il grano.

I piani di costruzione della cattedrale di Chartes in Francia, risalente quest'ultima all'XI secolo e considerata uno degli edifici religiosi in stile gotico più importanti del mondo, dichiarata peraltro dall'UNESCO "Patrimonio culturale dell'umanità", furono proprio basati sul sistema di numerazione duodecimale.

La combinazione dei sistemi in base 5 e base 12 diede origine alla numerazione sessagesimale, già utilizzata dai Babilonesi e dagli Egiziani e, tuttora, in uso nelle misure degli angoli e del tempo.

Con i sistemi di numerazione usati dagli antichi l'esecuzione dei calcoli era complicata e scomoda, infatti, essi usavano i loro caratteri più che altro per esprimere il risultato delle operazioni,
mentre per l'effettiva esecuzione si servivano di mezzi strumentali e principalmente degli abachi.
In alcuni Paesi, ad esempio in Russia ed in Cina, l'uso dell'abaco è ancora attuale.

continua...


Grazie Paolo.

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4 commenti:

  1. Grazie Giovanna per queste notizie.
    Buona serata.

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  2. Sempre affascinante vedere la matematica nel suo percorso storico e riconoscerne le tracce fino a noi. Leggevo da qualche parte in web proprio in questi giorni che nel sistema di numerazione inglese i nomi eleven e twelve si discostano dai seguenti che terminano in teen proprio "a ricordo" del sistema duodecimale. Ecco, ho l'immagine davanti agli occhi dei miei piccoli alunni che contano incantati con il pollice falange, falangina e falangetta delle altre dita. Esperienza del corpo che ripete quella dei nostri predecessori :).
    Lascio il link a un articolo di wikipedia sui Sistemi di numerazione, soprattutto da leggere la parte che m'è parsa davvero interessante Corpo umano e prime basi numeriche.
    Un caro saluto

    RispondiElimina
  3. Renata,
    grazie per le integrazioni,
    concordo sul fascino della "matematica nella storia".
    Interessanti le parti che segnali. A conclusione dei post di Paolo richiameremo anche queste.
    grazie!

    RispondiElimina

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